giovedì 24 febbraio 2011

Cake all'arancia














Della serie "a volte ritornano" e anche "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e anche "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" (questo non c'azzecca nulla, ma mi piace sempre un sacco), ecco qui un altro cake, bello profumato, soffice soffice, super coccoloso, per le colazioni e le merende invernali. L'impasto è leggermente diverso dal solito, il risultato veramente sorprendente. Credo utilizzerò nuovamente l'impasto di base per altri cake, aggiungendo ingredienti differenti a seconda dell'umore e della frutta di stagione.
La ricetta l'ho "rubata" dal ricettario di Eric Kayser, il guru della boulangerie francese.
La marmellata di arance, invece, è un dolcissimo regalo di Chiara, che è troooopppobravaaaa!!!!!

grazie, grazie, grazieee!!!!













Ingredienti:

- 150 g di zucchero di canna
- Un pizzico di sale
- 1 arancia non trattata
- 165 g di farina
- 1/2 bustina di lievito chimico
- 90 ml di panna fresca
- 3 uova
- 65 g di burro morbido
- 25 ml di liquore all'arancia
- 50 g di marmellata d'arancia

Preparazione:

Unire in una ciotola zucchero di canna, sale, scorze dell'arancia e farina con lievito.


Utilizzando lo sbattitore elettrico o una frusta manuale, mescolare lentamente la panna e le uova. Incorporarle progressivamente alla zucchero e alla farina. Aggiungere il burro morbido, il liquore e la marmellata d'arancia. Mescolare due o tre minuti per ottenere una pasta omogenea.
Riscaldare il forno a 180°. Versare l'impasto nello stampo da cake. Cuocere 25 minuti, verificando la cottura con lo stecchino.
Appena sfornato, spennellare la superficie con una bella cucchiaiata di marmellata all'arancia.

martedì 22 febbraio 2011

Biscotti al the matcha


dolce regalo per Chiara!























The matcha????? eh???? cosa cavolo è????
Il the matcha è il the verde giapponese utilizzato per la cerimonia del the. Si compra nei negozi specializzati (quelli con tanti tipi di the, tisane, etc..etc...), costa circa un occhio della testa (cent più cent meno), è profumatissimo, ha un sapore tutto particolare (amarognolo, ma s'à da provà, non è possibile descriverlo in due parole) ed è sottoforma di polvere, colore verde brillante.
Per risparmiare, io acquisto il the verde matcha a Parigi, in un supermercato di prodotti giappo (in effetti quello in vendita nei negozietti di the è fin troppo pregitato, per essere consumato nei dolci). Mi hanno detto che esiste un posto simile anche a Milano, ma io non sono molto pratica, per cui non saprei indirizzarvi. Comunque, per fare una piccola prova, potete anche fare una pazzia e prendere il barattolino in un negozio di the (che magari è un attimo più facile da trovare).
Anche se il costo è abbastanza alto, c'è da dire che in genere non se ne usa molto e, se ben conservato, dura abbastanza (ovviamente io me ne infischio delle date di scadenza e mi fido solo del mio naso, dei miei occhi e in extremis della mia lingua). Nel mio frigorifero (che a volte si monta la testa e crede di essere una ghiacciaia...) se ne sta bello tranquillo da almeno 6 mesi senza dare alcun segno di deterioramento, tutto sigillato nel suo vasetto di latta.

Questi biscottini li ho preparati in occasione di un pomeriggio a base di the verde e chiacchiere culinarie con Chiara.

Ingredienti:

 - 90 g di zucchero a velo
 - 140 g di burro a pezzetti
 - 3 tuorli grandi (60 g circa - se sono più piccoli, aggiungete un po' di acqua fredda alla fine)
 - 1 cucchiaino e mezzo di the matcha
 - 220 g di farina
 - 150 g di zucchero semolato per la copertura

Preparazione:

Preriscaldare il forno a 160°C.
Setacciare il the matcha con lo zucchero a velo e unire quindi il burro a pezzetti. Lavorare con un cucchiaio fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Unire la farina, continuando lavorare con il cucchiaio. Il composto è molto asciutto prima di aggiungere le uova, andate avanti senza ripensamenti. Incorporare velocemente i tuorli e impastare brevemente. 

Fare delle palline con l'impasto e passarle nello zucchero semolato (come per fare le polpette).
Mettere le palline sulla teglia ricoperta con carta da forno e schiacciarle con il fondo un bicchiere.
Cuocere in forno caldo per 15 minuti a 160°, cottura tradizionale.

giovedì 17 febbraio 2011

La Madeleine del tempo perduto



La conoscete? La madeleine è un dolce tipico francese, a forma di conchiglia (c'est trop mignonne!) e si trova nelle boulangerie (panetterie/forni dove ci sono un mucchio di prelibatezze...). Il sapore è simile a quello del "plumcake" in commercio in Italia (scommetto che anche voi adesso avete in mente il sapore del plumcake del Mulino Bianco...), è tenera, soffice e, con la sua caratteristica gobbetta, è anche simpatica. Non si può fare a meno di associarla ai momenti coccolosi della giornata ed io la considero ottima per le merende dei bimbi.
Una tira l'altra!


Ingredienti (ricetta di Eric Kayser):

- 125 g di burro
- 3 uova
- 100 g di zucchero
- 145 g di farina
- Mezza bustina di lievito
- 50 g di miele
- Un terzo di yogurt al naturale (40 ml)

Preparazione:

Il giorno prima

Fondere il burro (io uso il micronde, ma attenzione ai tempi! deve solo fondere, non cuocere troppo) e lasciarlo raffreddare un poco. Nel frattempo, mescolare bene le uova e aggiungere lo zucchero. Incorporare progressivamente la farina e il lievito, 30 g di miele e lo yogurt. Versare il burro fuso e mescolare delicatamente per ottenere un composto omogeneo. Conservare al fresco per una notte (lo shock termico provoca l'innalzarsi della gobbetta, provare per credere!).

Il giorno stesso
Preriscaldare il forno a 230°. Versare l'impasto nell'apposito stampo con l'aiuto di un cucchiaio e cuocere per circa 12 minuti.
Io ho fatto così, ma regolatevi con il vostro forno: sono rimasta davanti al forno ad attendere che esplodesse la gobbetta (alcune madeleine sono esplose lateralmente, peccato...comunque erano buone lo stesso), quindi, per evitare che il calore del forno carbonizzasse la superfice, ho abbassato a 180°C fino a completare le cottura. E, se per caso la superficie diventasse troppo scura, mettere sopra un foglio di alluminio (ma solo dopo l'esplosione della gobba, altrimenti si appiccica al foglio). Per verificare la cottura utilizzare uno stecchino. All'uscita dal forno, spennellare le madeleine con il resto del miele.

lunedì 14 febbraio 2011

Amaretti

Buon San Valentino a tutti!















Gli amaretti sono i miei biscotti preferiti da sempre, diciamo il mio "primo amore". Credevo, essendo per me la quintessenza della bontà, che fossero difficili da ottenere e anche un po' misteriosi. Invece, niente di più semplice...sono facilissimi, veloci veloci e vi liberano di un po' di tutti quegli albumi che vi avanzano dalle ricette varie di dolci (non so voi, ma ho il freezer che esplode!).
Adesso che ho visto come sono semplici da fare, mi scatenerò provando anche con le nocciole (altro ingrediente che adoro) e con le noci.

Ingredienti:

220 g di mandorle
225 g di zucchero
35 g di farina
2 albumi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preparazione:


Scaldare il forno a 180°. Tritare grossolanamente nel robot da cucina le mandorle con lo zucchero. Aggiungere la farina, due albumi e un cucchiaino di estratto di vaniglia e lavorare fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo. Formare delle palline con due cucchiaini di impasto, disporle su una teglia foderata di carta da forno e appiattirle appena. Cuocere gli amaretti per 13 minuti o finché sono leggermente dorati (io, come sempre ho cotto un po' meno, il mio forno è tremendo...al massimo 10 minuti altrimenti diventavano troppo scuretti). Farli raffreddare su una griglia.

Sono talmente buoni che ho provato a sostuire le mandorle con le noci e le nocciole. In tutti i casi un successo!!!

con le mandorle, una certezza!


con le noci, profumatissimi!

giovedì 10 febbraio 2011

Cake al cioccolato

Goduriosi del cioccolato, preparatevi...questo è il cake per voi!

Colore cioccolato, croccantino fuori e morbidissimo dentro...con cuore fondente e super goloso, ecco l'identikit di questo cake, firmato dalla mitica Sophie Dudemaine.
Consiglio vivamente di lasciare raffreddare il dolce per almeno 4 ore (meglio l'intera notte, però...), prima di servire, altrimenti l'interno rimane fin troppo morbido e si fatica a tagliare le fette. Questo è quello che è successo a me, anche se Fulvio e Dodo non si sono lamentati e zitti zitti ne hanno mangiata più di metà in un sol colpo!

Amanti del cioccolato, all'opera!!!

Ingredienti:

3 uova
130 g di zucchero
50 g di farina autolievitante (si trova al supermercato)
150 g di cioccolato
150 g di burro semi salato (oppure mettete il burro normale e aggiungete un cucchiaino di sale)

Preparazione: 

 









 
In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata e mescolare. Nel frattempo, far fondere il cioccolato con il burro nel microonde (si fa così: si mettono il cioccolato e il burro a tocchetti in una ciotola e si fanno fondere a potenza molto bassa, mescolando ogni 2 minuti circa) e incorporare cioccolato+burro fusi alla preparazione.
 
Versare il tutto dentro uno stampo per cake e mettere in forno per 30 minuti.
Per ottenere un effetto fondente cuocere solamente per 20 minuti e lasciare raffreddare il dolce in frigorifero per una notte.

tropppobbuono!!!!

martedì 8 febbraio 2011

Chouquettes























Cosa sono? Gli (ma è maschile o femminile? Je ne sais pas, excusez-moi!) chouquette sono dei piccoli choux (i nostri bignè, per intenderci), generalmente vuoti e coperti con granella di zucchero. Si trovano in quasi tutte le boulangerie di Parigi e sono squisiti, semplici e gustosi.
La ricetta proviene dal ricettario del Cavoletto.

Ingredienti:

 - 100 ml di latte
 - 150 ml di acqua
 - 100 g di burro
 - mezzo cucchiaino di sale
 - 2 cucchiaini di zucchero
 - 150 g di farina
 - 4 uova

Preparazione:


Portare ad ebollizione latte, acqua, burro, sale e zucchero. Fuori fuoco, aggiungere la farina e mescolare bene. rimettere sul fuoco e, continuando a mescolare, lasciare asciugare l'impasto per circa un minuto, fino a quando si staccherà dalle pareti del pentolino. Spegnere il fuoco e incorporare le uova, una alla volta, mescolando energicamente.
Trasferire tutto in una sac à poche e formare delle palline di impasto grandi quanto una noce. Disporle direttamente sulla leccarda del forno coperta con carta da forno. L'impasto è abbastanza sodo, se non avete la sac à poche si possono utilizzare un paio di cucchiaini per formare le palline da mettere sulla carta da forno.
Coprire gli chouquette con della granella di zucchero (abbondare!!!) e infornare in forno caldo a 180°C per una ventina di minuti, fino a quando inizeranno a dorare.

Io ho un attimo esagerato con la potenza del forno e sono diventati un po' troppo coloriti, ma il sapore era perfetto! proprio come gli originali!
In alcune boulangerie gli chouquettes sono meno gonfi, per cui non demoralizzatevi se vi vengono più schiacciati...vanno benissimo comunque! ogni forno è diverso e tempi e temperature vanno sperimentati.

l'Opéra di Parigi

giovedì 3 febbraio 2011

Cheesecake NY























Premetto che io non sono una fan scatenata dei dolci al cucchiaio e premetto che invece Dodo lo è. Ecco perchè comunque mi trovo a cimentarmi in ricette che non sono propriamente "le mie", che non sento vicine ai miei gusti. In alcuni casi, comunque, i risultati di questi fuoripista culinari mi sorprendono e sono costretta a ricredermi...insomma 'sti dolci al cucchiaio non sono proprio tutti da buttare via.
Questo è il caso del cheesecake, che alla fine mi ha convinta ed è diventato "mio".

La ricetta è super collaudata, ma chiedo scusa alla proprietaria, non ricordo più esattamente dove l'ho scovata. Ringrazio per averla condivisa. E' perfetta.

Ah, un piccolissimo dettaglio...siete tutti seduti?

No perchè leggendo l'interminabile lista di ingredienti del cheesecake uno potebbe avere dei cedimenti...'so colpi, questi, vi capisco. Ecco perchè consiglio di fare delle fettine piccoline, possibilmente servendosi di una piccola bilancia da orefice (ih..ih..ih...).
A parte gli scherzi, questo è un dolce della serie: "quando si pecca, lo si fa fino in fondo, senza paura e senza sensi di copla. solo godimento. no pentimento".

Ingredienti:

Per il fondo:

200 g di biscotti tipo "digestive"
80 g di burro
un cucchiaino di cannella

Per l'impasto:

 - 1 Kg di Philadelphia (se avete in casa un barattolo di mascarpone, potete benissimo sostituire parte del philadelphia con il mascarpone; non fatevi prendere dall'ansia, niente philadelphia light, il risultato non è lo stesso)
 - 200 ml di panna fresca
 - Un cucchiaino di cannella (facoltativo)
 - Il succo di 1 limone
 - 30 g di maizena
 - 2 uova intere e 2 tuorli
 - un cucchiaio di estratto di vaniglia (non la vanillina, che è una porcheria chimica. utilizzate l e bacche di vaniglia o l'estratto di vaniglia) 
 - 200 g di zucchero

Per la copertura:

 - 200 ml di panna acida (creme freche - io la prendo all'esselunga)
 - un cucchiaino di estratto di vaniglia
 - 2 cucchiai di zucchero

Preparazione:


Mettere nel mixer i biscotti, la cannella e due pizzichi di sale. Aggiungere il burro fuso e amalgamare bene. Stendere l'impasto sul fondo di una tortiera con cerniera, foderata con carta da forno. Mettere in frigorifero per circa 30 minuti.
Nel frattempo, preriscaldare il forno a 180°.
In una capiente ciotola, unire le uova, l'estratto di vaniglia e lo zucchero. Mescolare bene per ottenere un impasto morbido e spumoso. Aggiungere il formaggio e mescolare fino ad eliminare i grumi. Unire il succo di limone, la maizena, due pizzichi di sale, la cannella (facoltativa) e per ultima la panna (senza montarla). Versare l'impasto nella teglia e cuocere per 180° per circa 30 minuti. Poi abbassare il forno a 160° e cuocere per altri 30-40 minuti. Eventualmente cuocere coperto con carta stagnola, per evitare che si scurisca troppo. A cottura avvenuta, lasciare raffreddare completamente il cheesecake a sportello aperto per circa 30 minuti.
Preparare la copertura unendo la panna acida con lo zucchero e la vaniglia, usando una frusta. Coprire la torta con la panna acida e tenere in frigorifero per almeno sei ore, fino a rassodamento completo.

Buon compleanno, Mari!

martedì 1 febbraio 2011

Crostata pere e pistacchi














Devo confessarvi che non riesco a tenere il ritmo delle sfornate, per cui i post in genere compaiono sul blog circa una decina di giorni dopo l'effettiva preparazione e degustazione del dolce...il che offre anche un vantaggio, dovuto dal fatto che a mente fredda in genere restano le impressioni più forti, quelle che alla fine sono anche le più vere. E questa crostata mi è piaciuta parecchio...
Ma non voglio influenzarvi, provate e ditemi le vostre impressioni!
(ricetta presa dal libro di Sophie Dudemaine)


Ingredienti:

 

 










 - una pasta brisèe
 - 3 pere mature
 - 100 g di zucchero
 - 100 g di burro semi salato morbido (io lo prendo al supermercato, ma potete aggiungere un cucchiaino di sale, se proprio non ve la sentite di acquistarlo...)
 - 50 g di farina di mandorle
 - 50 g di pistacchi non salati e tagliati
 - 1 uovo

Preparazione:

Preriscaldare il forno a 180°. Stendere la pasta brisèe dentro uno stampo per crostate. Metterla nel frigorifero (o fuori di casa, con 'sto freddo...). In una ciotola mescolare con l'aiuto di un cucchiaio di legno lo zucchero, il burro in piccoli pezzi, la farina di mandorle, i pistacchi tagliati e l'uovo. Sbucciare, togliere il torsolo e tagliare in quarti le pere. Stendere sul fondo di torta la preparazione con i pistacchi e disporre le pere sopra. 


Mettere nel forno per 30 minuti.
Lasciar raffreddare, spiattare e servire, magari accompagnato con della panna montata (che poi sta bene praticamente ovunque...).
 



Io, visto il quantitativo di dolci che sto sfornando, ho evitato e l'ho mangiata "nature" ed era molto gustosa.
 

Giudizio unanime (persino il cognato - Massi - che non è un grande amante di dolci): buooona!

La pasta brisèe

Ricetta di Christophe Felder







 
















Con questa presentazione quasi non sarebbe necessario dire niente altro, la riuscita è una certezza.
In questi ultimi due mesi ho acquistato circa una ventina di ricettari (mi è preso una specie di furore...excusez-moi!) e tra questi un favoloso ricettario di Felder, con tutte le sue famosissime "tartes". Una favola, davvero. Nel libro ci sono due versioni della pasta brisèe, una veloce, fatta con il robot da cucina e che non ha bisogno di ulteriori tempi di raffreddamento e una classica, da impastare a mano e che necessita di due ore di riposo in frigorifero. La seconda è più "forte" ed è stabile anche con ripieni di frutta molto liquida. La prima è veramente pratica ed è perfetta quando non avete programmato un bel niente e decidete all'ultimo secondo di fare una torta con la base  brisèe. Praticamente io uso sempre questa.

Ingredienti:

220 g di farina
100 g di burro
Un pizzico di sale
Due cucchiai di zucchero
Mezzo cucchiaio di lievito
50 g d'acqua

Preparazione:
Versare tutti gli ingredienti esclusa l'acqua nel robot e mettere in funzione.
Aggiungere l'acqua poco poco fino a quando la pasta prende forma. Mettere quindi la pasta sul piano di lavoro e lavorarla brevemente a mano. È subito pronta, stendetela nella tortiera, farcitela a piacere e infornate!