martedì 31 maggio 2011

Torta grano saraceno e mirtilli rossi



Mi piace, mi piace davvero. Questa torta mi ha proprio conquistata...l'ho assaggiata e subito ho voluto provare a realizzarla. Non ci sono riuscita alla perfezione, mi manca qualcosina, ma il risultato mi ha molto soddisfatta. L'originale si chiama Torta Resegone ed io ho potuto gustarla grazie al mercato Tutti Giù Per Terra, organizzato una volta al mese, a Monza, da SlowFood di Monza e Brianza. Il pasticcere che l'ha creata (e se ho letto bene, insieme ad altri due pasticceri...) si chiama Paolo ed è stato molto gentile con me, mi ha dato qualche suggerimento. A questo punto, come potevo non cimentarmi?
Vi trascrivo la ricetta che ho messo a punto (ma provateci anche voi, magari trovate una combinazione migliore...sissamai), ma è un work in progress...la affinerò cammin facendo.

Ingredienti:

pasta frolla con farina di mais:
60 g di farina di mais fioretto
50 g di farina 00
50 g di zucchero
50 g di burro
1 tuorlo
1 pizzico di sale

torta con grano saraceno:
100 g di burro morbido
100 g di zucchero
100 g di uova (pesate con il guscio)
70 g di farina di grani saraceno
30 g di farina 00
20 g di fecola di patate
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella in polvere

marmellata di mirtilli rossi (io l'ho trovata solo all'ikea, ma va bene anche quella di frutti di bosco)

Preparazione:

Preparare la pasta frolla con farina di mais, seguendo il procedimento consueto (lo trovate qui, tra le ricette base). Stenderla nella tortiera con cerniera (base e bordi) e mettere a riposare e rassodare in frigorifero.
Nel frattempo, mettere in una ciotola capiente il burro morbido e lo zucchero e montare il composto con le fruste elettriche per almeno 20 minuti. Trascorso questo tempo, aggiungere le uova, una alla volta, e amalgamare bene prima di procedere con quello successivo. Setacciare le farine, il sale e la cannella ed unirli al composto di burro, poco per volta, con una spatola, delicatamente. Estrarre la frolla dal frigorifero, stendere uno strato di marmellata di mirtilli rossi e coprire con la pasta di grano saraceno.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti, verificando la cottura (io, invece, me ne sono uscita di casa e l'ho cotta troppo...vabbè, era buona lo stesso, pazienza!).

Un ringraziamento speciale a Maria, amica della Frenk,
che mi ha donato le due tortine in stoffa che vedete in foto...
sono troppo carine!


giovedì 26 maggio 2011

Meringhe!



















Alzi la mano chi non ama le meringhe! io le adoro!!!! sono semplicissime da fare, si possono personalizzare tantissimo, so so sweet...
Unico neo: cuociono lentamente (a seconda delle dimensioni: quelle delle foto, con diametro di basse di circa 6 cm, sono state in forno a 70°C per 3 orette), ma non è necessario sorvegliarle, potete abbandonarle alla loro sorte e tornare una volta finita la cottura. 
Io le adoro! semplicemente favolose, cosa si può aggiungere d'altro?
ah, la ricetta!

Ingredienti:

(per due teglie di meringhette da 2-3 cm di diametro, o una teglia di meringhe da 5-6 cm di diametro)

120 g di zucchero a velo
120 g di zucchero semolato
240 g di albume invecchiato e a temperatura ambiente (io surgelo gli albumi tutte le volte che mi "avanzano" da una preparazione e poi, all'occorrenza, scongelo)

Preparazione:

Pesare tutti gli ingredienti, mettere gli albumi in una ciotola capiente ed iniziare a montarli a neve con le fruste elettriche. Quando gli albumi saranno belli gonfi e spumosi, iniziare ad aggiungere lo zucchero (semolato e a velo, uniti insieme), a cucchiaiate. 

Tra un inserimento e l'altro, ovviamente, continuare a montare utilizzando le fruste, che non dovranno mai fermarsi.Alla fine fumeranno! 
Continuare per circa 15-20 minuti, la meringa è pronta quando è bella lucida e soda e, ribaltando la ciotola, i pennacchi che si sono formati alzando le fruste, rimangono nella loro posizione. Senza fare un plissè. A questo punto, mettere la meringa in una sacca da pasticcere munita di bocchetta a stella bella grande (o piccola, a seconda delle meringhe che volete ottenere) e fare i classici ricciolini su una placca da forno rivestita da cartaforno.
Io le ho personalizzate mettendo delle gocce di cioccolato all'interno e un composto di miele e mandorle a pezzetti (meglio ancora se tostate). Ho anche provato una meringa con un goccetto di marmellata all'interno ed era ottima..ci si può veramente sbizzarrire! Frutta disidratata, gocce di cioccolato, frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi), miele, nutella, pralinato, pasta di pistacchi...(che goduria!)
Cuocere in forno caldo a 70°C per 3 orette (se realizzate delle meringhe più piccole, potete diminuire i tempi di cottura a due ore). Conservare in una scatola di latta.
versione "riccia"
con interno di mandorle e miele

martedì 24 maggio 2011

Torta cioccolato e lampone

di Pierre Hermè (forse)


Cioccolato-lamponi, esiste qualcosa di più sublime? A voi l'ardua sentenza...io, per amore della scienza, assaggerò con cura, pulendo per bene il cucchiaino...slurp!!!
Questa è una ricetta "storica", che fa parte del mio ricettario (sìsì, prima di aprire questo blog ho passato anni a trascrivere in bella copia tutte le ricette testate e corrette...una specie di blog off line) e che riporta nel titolo il riferimento a Pierre Hermè. Ma chi si ricorda più? sarà vero? da dove viene la ricetta...? non chiedetemi di risalire ad eventuali post di cinque anni fa, nun ce la posso fare! chiedo scusa al legittimo proprietario della ricetta (il Sig. Pierre Hermè o qualche foodblogger?) e ringrazio con il cuore per aver donato una ricetta veramente goduriosa.
Questa volta ho sperimentato la versione monoporzione e mi ha entusiasmata! L'ho cotta un attimino in meno ed è rimasta "fondente" all'interno, una vera bontà (da affrotnare armati di cucchiaino!).

Ingredienti:


250 g di cioccolato fondente (60%)
70 g di farina (se siete intolleranti al glutine, va benissimo anche una farina dietoterapica, non si sente nessun retrogusto e, se non lo specificate voi, nessuno se ne accorgerà)
4 uova
250 g di burro
100 g di lamponi
220 g di zucchero semolato

Preparazione:

Sciogliere il cioccolato nel microonde (potenza bassissimia, due minuti, poi girare con il cucchiaio, poi ripetere un paio di volte e alla fine mescolare per sciogliere gli ultimi rimasugli solidi). In una ciotola unire la farina setacciata, lo zucchero semolato, le uova leggermente sbattute e amalgamare bene gli ingredienti. Unire il cioccolato fuso e, per ultimo, il burro fuso tiepido. Imburrare e infarinare (con cacao) una tortiera a cerniera (oppure tante piccole monoporzioni...considerate che difficilmente riuscirete a sformare i dolcetti, gli stampi andranno portati in tavola, sceglieteli con cura). Versare il composto, infarinare i lamponi nel cacao e affondarli nell'impasto, distribuendoli e distanziandoli.
Cuocere a 180°C per circa 30 minuti (oppure 20 minuti, con le monoporzioni).


giovedì 19 maggio 2011

Crostata ricotta e visciole




































La crostata di visciole è nella mia lista dei desideri dai primi di gennaio, giorni in cui io e dodo siamo stati a Roma e abbiamo avuto la possibilità di assaggiare questa delizia in una piccolissima pasticceria del ghetto ebraico della città. Ovviamente la mia versione non è perfettamente identica, ma devo dire di essere riuscita ad avvicinarmi parecchio. Rispetto alle versioni presenti in rete, ho eliminato l'uovo dal ripieno, in quanto non mi sembrava affatto che ce ne fosse, nella crostata romana. Questo ha esaltato il gusto della ricotta, che io adoro. Ho comunque provato anche a realizzare una seconda torta con l'aggiunta di un uovo e devo dire che il gusto è sensibilmente cambiato e quasi tutti (a parte la sottoscritta che ama la ricotta in modo folle) hanno preferito la versione cremosa, perchè più equilibrata e meno formaggiosa. Vi consiglio quindi di iniziare con la versione cremosa (cioè con l'aggiunta dell'uovo) e poi di sperimentare anche quella senza, ma solo se come me siete degli adoratori segreti della ricotta.

Ingredienti:


per la pasta frolla 
(tortiera da 24 cm di diametro, ma anche 26, se stendete sottile la pasta):

400 gr di farina
200 gr di zucchero
200 gr di burro
2 tuorli d'uova + 1 uovo intero
scorza di limone
sale

per il ripieno:

500 gr di ricotta romana di pecora (non troppo acquosa, ma bella asciutta. Se dovesse essere troppo liquida, farla asciugare in forno caldo per una decina di minuti)
100 gr di zucchero a velo (io assaggio sempre e regolo in base al gusto personale..e alla fine tutti si lamentano che la vorrebbero più dolce, vabbè si arrangino)
(1 uovo - versone cremosa del ripieno)
confettura di visciole (io l'ho acquistata a Roma, in Brianza non l'ho ancora trovata, ma credo che una marmellata di amarene possa andare benone)

Preparazione:

Preparare la pasta frolla con gli ingredienti riportati nella ricetta e seguire il procedimento spiegato qui. Dividere l'impasto in due pezzi, di cui uno più grande dell'altro. Stendere la parte più grande sul disco di una tortiera a cerniera (opportunamente imburrata e infarinata), foderare anche i bordi della tortiera e lasciare riposare e rassodare in frigorifero per almeno mezzora. Stendere tra due strati di pellicola un secondo disco di frolla in uno strato sottile e riporlo in frigorifero a raffreddare (servirà dopo per chiudere la crostata). Lasciare da parte solo un pochetto di pasta, per saldare le due parti.
Nel frattempo preparare il ripieno. Unire la ricotta allo zucchero a velo ed eventualmente aggiungere l'uovo. Mescolare insieme tutti gli ingredienti.
Estrarre la base dal frigorifero, stendere una dose generosa di marmellata di visciole (io potevo sicuramente abbondare, la prossima volta aumenterò le dosi. L'acidulo delle amarene visciole contrasta bene la dolcezza della ricotta), coprire con la crema di ricotta e livellare.
Coprire con il secondo strato di frolla (il disco messo a riposare in frigorifero), sigillare i bordi e mettere in forno caldo a 170°C. Praticare dei piccoli fori sulla frolla di copertura, per lasciare fuoriuscire l'eventuale umidità dell'impasto, senza creare dei piccoli vulcani. Cuocere per un'ora e verificare la cottura con uno stecchino.

Una volta raffreddata, conservare in frigorigero e servire con una spolverata di zucchero a velo.




martedì 17 maggio 2011

Biscotti al cardamomo

Chiaro di luna: mandorle e cardamomo



































Chi lo conosce lo ama...almeno questo è quello che è accaduto tra me e le bacche di cardamomo. Sono profumatissime, speziate senza essere invadenti e ne basta veramente poco per dare un twist in più al vostro piatto dolce e salato. Questi biscottini hanno uno spiccato gusto orientale e si accostano piacevolmente al tradizionale the pomeridiano. Squisiti ed insoliti, burrosi al punti giusto, insomma proprio buoni. 

Ingredienti:

60 g di mandorle
250 g di burro morbido (sì lo so, una fucilata, ma il gusto ne verrà ripagato, credetemi)
3 cucchiai colmi di zucchero a velo (il gusto non è dolcissimo, ma ve bene così...)
1 cucchiaino di scorza di limone
310 g di farina
1 cucchiaino di cardamomo in polvere

zucchero a velo in quantità, per guarnire

Preparazione:


Scaldare il forno a 180°C e tostare le mandorle senza pelle, per circa 5 minuti (sorvegliate il forno, devono appena dorare...poi diventano troppo amare). Lasciare freddare e tritare finemente, fino ad ottenere la farina di mandorle (profumo da svenimento).
Nel frattempo, mettere il burro (morbido) in una ciotola capiente, unire lo zucchero a velo e, utilizzando le fruste elttriche, montare il composto fino ad ottenere una pasta bianca e spumosa. Aggiungere il lime e il cardamomo e mescolare con un cucchiaio di legno. Setacciare la farina insieme alla farina di mandorle (ottenuta dalle mandorle tostate), unire con il cucchiaio di legno fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Lasciare riposare in frigorifero per mezzoretta. Ricavare delle mezzelune (e qui non guardate le mie, che sono un po' sgarruppate, sono certa riuscirete a fare di meglio), metterle sulla placca del forno coperta da cartaforno e cuocere per circa 13 minuti a 180°C.
A cottura ultimata, lasciare raffreddare leggermente sulla placca del forno e poi spostare su una griglia, fino a raffreddamento completo. Spolverare di zucchero a velo prima di servire (via senza paura, un bello strato!).

Budino vintage style



































Il budino è un dolce molto semplice, legggero e gustoso. Adattissimo per le merende dei bimbi, genuino e dolce al punto giusto.
Sarà per la sua aria molto fanciullesca, sarà che risveglia in me la nostalgia per le coccole dell'infanzia, sarà che è anche godurioso...sarà quel che sarà, ma io lo adoro...un cucchiaino tira l'altro.
Ho intenzione di provare a realizzare diverse variazioni sul tema, soprattutto ora che arriva la stagione calda...al cocco, al gianduia, al cioccolato bianco...oh mamma, mi sa che mi mangerò budini per un mese intero!
D'ora in avanti saranno bandite le buste di budini...che chissà cosa ci finisce dentro...ovvio si tratta di comodità, ma sono diventate di uso così comune che mi sono sentita chiedere: ma perchè? i budini si possono fare anche senza buste?
vedete voi come siam messi...

Ingredienti (ricetta di Donna Hay):

250 ml di panna fresca
250 ml di latte fesco intero
110 g di zucchero semolato
2 uova intere
2 tuorli
una bacca di vaniglia

variante al cioccolato
100 g di cioccolato

Preparazione:

Mettere la panna, il latte e la bacca di vaniglia (tagliata nel verso lungo) in un pentolino sul fuoco medio e scaldare senza portare a bollore. Nel frattempo, mettere le uova e lo zucchero in una ciotola, sbattere velocemente per amalgamare. Versare la panna e il latte caldi sul compoto di uova e zucchero, mescolare bene. Togliere la bacca di vaniglia, strizzarla di tutti i semini al suo interno e metterli nel nostro budinetto. versare il composto in stampi da forno. Riporre gli stampi in una pirofila da forno riempita per metà di acqua calda. Cuocere in forno caldo a bagnomaria a 150°C per circa 35 minuti.
Sfornare, lasciare raffreddare e riporre in frigorifero. Eventualmente spolverare di zucchero semolato o zucchero di canna, secondo il proprio gusto (oppure spolverare di scaglie di cocco o di cacao...insomma, come preferite! io li ho mangiati nature)

Per realizzare la variante al cioccolato, sciogliere al micronde il cioccolato, unirlo al composto di uova e procedere come nella variante alla vaniglia.


martedì 10 maggio 2011

Moelleux au chocolat























Il moelleux è una delle mie torte preferite, non soltanto della categoria "dolci al cioccolato", ma in assoluto. Non mi stanca mai, la ripropongo volentieri ed è perfetta. L'origine è francese e dal nome si intuisce la consistenza molto morbida dell'interno della torta...Appena sfornata, l'interno è ancora liquido e deve rassodare in frigorifero prima di essere consumata. A volte la crosta non sarà bellissima, a volte si seccherà e tenderà a sbriciolarsi quando l'affetterete...ma vi assicuro che il gusto sarà sempre super! trooooppppobuuuonaaaa!!!
La ricetta proviene dal blog di Cavoletto, come dire 'na garanzia.

Ingredienti:


 - 200 g di cioccolato fondente da cucina (fondente e non troppo puro, direi un 65%)
 - 200 g di burro
 - 250 g di zucchero semolato
 - 5 uova
 - 1 cucchiaio di farina (a volte sostituisco la normale farina con una farina priva di glutine, per accontentare anche i miei amici celiachi...e la mangiano tutti senza accorgersi di alcuna differenza!)

Preparazione:


Mettere cioccolato e burro in una ciotolina e scioglierli al microonde, a potenza bassissima e mescolando ogni 2 minuti circa (oppure bagnomaria!!). versare burro e cioccolato in una ciotola capiente, mescolare bene, incorporare 250 g di zucchero e le 5 uova, una per volta. Incorporare infine un cucchiaio di farina e mescolare bene, fino ad ottenere un impasto liscio. Versare in una tortiera con bordo amovibile (io ho utilizzato una tortiera con diametro di 18 cm, così è venuta bella alta...) e cuocere in forno caldo a 180°C per 25 minuti.
Al centro la torta rimarrà quasi liquida...non accanitevi nella cottura!
Basterà farla rassodare per una notte in frigorifero e sarà perfetta!

mercoledì 4 maggio 2011

Bottoni alla marmellata

I biscotti buoni di una volta

Ogni tanto, non so voi, ho bisogno di cucinare qualcosa che mi coccoli un po' e che sia rassicurante. Niente di insolito, quindi, ma gusti classici, buoni, della tradizione. In particolare, questa ricetta mi ha colpita per la semplicità degli ingredienti e, avendo appena realizzato una bella marmellata di fragole, non potevo proprio resistere alla tentazione di provarla.


Ingredienti:


200 g di burro morbido

140 g di zucchero a velo

1 tuorlo leggermente sbattuto

90 g di formaggio cremoso (philadelphia)

Un cucchiaino e mezzo di estratto di vaniglia naturale (o i semini di una bacca di vaniglia)

280 g di farina

60 g di fecola

Un quarto di cucchiaino di lievito

Mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio

Marmellata a piacere

Preparazione:


In una ciotola capiente, lavorare a crema il burro con lo zucchero e il tuorlo, usando le fruste (elettriche o manuali). Sempre sbattendo, unire il formaggio cremoso e la vaniglia, fino ad amalgamare bene. Setacciare la farina, il lievito, il bicarbonato di sodio e un quarto di cucchiaino di sale. Versare gli ingredienti secchi in quelli umidi, unire gli ingredienti con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto morbido. Metterlo in frigorifero per una notte a rassodare. Ricavare delle palline di impasto, adagiarle sulla placcha da forno coperta da cartaforno distanziandole bene tra loro e ricavare dei piccoli fori in cui mettere la marmellata.
Per evitare che il biscotto si scaldi troppo (e quindi si spiattelli durante la cottura), tenere l'impasto in frigorifero, tra una infornata e l'altra e avere l'accortezza di far raffreddare la teglia, prima di posizionare le palline di impasto. Infornare i biscotti per 10-12 minuti a 180° finché risultano leggermente dorati.

Far raffreddare, spostare su una griglia fino a raffreddamento completo e servire dopo una bella spolverata con zucchero a velo.