Sì lo so che questa schiacciata l'hanno proposta prima di me in tantissime foodblog (e tra queste anche Sigrid, qualche annetto fa)...insomma, lo so che non è molto originale e che forse nel mondo si poteva anche sopravvivere senza, ma la trascrivo per me sola, per fare in modo che resti traccia della ricetta. Sì perchè questo blog nasce proprio per questo motivo, è il mio ricettario online e non ha molte pretese di andare lontano o di servire per trampolino di lancio (a buttarmi di sotto son capace pure da sola...ma con il paracadute, si intende) per imprese rocambolesche nel mondo del cibo. A me piace cucinare dolci, mi rende felice, calma le mie ansie, mi fa stare in pace con il mondo. Sono una golosona, mangio di tutto, soprattutto se si tratta di dolci...non amo il cibo perchè è bello, ma perchè è buono. Ultimamente ho un sacco di pensieri, di rimpianti, di dubbi...ho lasciato il mio lavoro due anni fa...certo, non ero soddisfatta, ma la mia decisione non mi ha portata molto lontana, non quanto sperassi. E questa schiacciata mi ha risollevato l'umore, in una splendida giornata di inizio settembre.
Ricetta tratta dal blog di Marble (mitica per davvero):
200 g di farina manitoba
100 g di zucchero (sostituibile con quello di canna, io l'ho fatto per la copertura e lo proverei anche all'interno)
mezzo panetto di lievito di birra fresco (oppure l'equivalente in lievito secco di birra...io uso questo, così me lo tengo in dispensa senza problemi)
sale
olio d'oliva
acqua q.b.
mezzo chilo di uva nera (io ho usato l'uva fragola perchè la adoro)
Preparazione:
Preparare l'impasto di base, molto simile a quello del pane. Unire farina, 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di zucchero e il lievito sciolto in mezzo bicchierino di acqua tiepida. Aggiungere l'acqua fino ad ottenere la consistenza giusta (cioè non deve essere colloso, ma nemmeno troppo duro...andate a occhio, con quello difficilmente si sbaglia. Se siete alle prime armi, fidatevi dell'istinto o dell'occhio della mamma). Impastare brevemente (io uso l'impastatore...fortunella che sono!). Lasciare riposare coperto con un canovaccio umido per almeno un'oretta, fino al raddoppio. Prendere circa 2/3 dell'impasto e tirarlo in una sfoglia sottile, rivestire con questa una tortiera rettangolare (la mia è di circa 20X30cm), unta d'olio. Coprire la pasta con l'uva (lasciarne un po' per la superficie superiore), spolverare con due o tre cucchiai di zucchero e condire con un giro d'olio. Lasciare i bordi alti. Coprire con il restante impasto, tirato sottile, e richiudere il "pacchettino" piegando i bordi del fondo sopra al coperchio. Sigillare bene, coprire con l'uva restante, altro zucchero e altro olio. Infornare in forno caldo a 180°C per circa un'oretta.
Il tuo blog è anche il mio ricettario on-line e fonte preziosissima di ispirazione che una neofita della cucina come me, segue fedelmente.
RispondiEliminaIo infatti non conoscevo questa ricetta.. sei stata, ancora una volta, di grande aiuto!
Federica
Ciao Federica!!!! Grazie mille, davvero di cuore!!!!
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