Il panbrioche mi ha conquistata, non c'è che dire...ne sto provando versioni differenti e piano piano aggiusto il tiro. Questa volta sono proprio soddisfatta...impasto morbido, ben lievitato, soffice, dolce al punto giusto. Insomma, proprio buono. La novità, rispetto ai pangoccioli, è relativa alla quantità di zucchero, alla formatura (una bella trecciona) e alla sostituzione delle gocce di cioccolato con l'uvetta (che ci sta proprio bene, come il cacio sui maccheroni).
Per i tre rinfreschi della pasta madre rimando alla ricetta del pangoccioli.
Ingredienti:
200 g di pasta madre dopo i tre rinfreschi
430 g farina (250 gr manitoba e 180 gr di farina 0)
100 g latte
125 g yogurt naturale (1 vasetto)
2 uova + 1 tuorlo
180 g zucchero
100 g burro fuso e raffreddato
2 cucchiaini di miele
1 albume per pennellare
Preparazione:
(Copia e incolla dalla ricetta del pangoccioli)
In una ciotola molto capiente, sciogliere la pasta madre nel latte, unire il miele, le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne serve per "incordare" l'impasto, cioè ottenere un impasto bello sodo e compatto. Utilizzare a questo scopo le fruste elettriche a ricciolino (quelle per impastare) ed amalgamare bene gli ingredienti. Aggiungere lo yogurt in 3 volte, insieme al resto dello zucchero e della farina, da inserire poco per volta, lasciandone da parte un cucchiaio per lo spolvero finale. Continuare a lavorare con le fruste elettriche, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. A questo punto fondere il burro nel microonde, lasciarlo intiepidire, aggiungerlo poco per volta, amalgamando sempre tra un inserimento e l'altro. Aggiungere il pizzico di sale e le uvette (ammorbidite in una ciotola con acqua tiepida e Amaretto di Saronno, toh che strano) e continuare a impastare per bene. Spolverare con il cucchiaio di farina messo da parte, coprire con la pellicola e lasciare riposare fino al raddoppio (3-4 ore).
A questo punto, realizzate le pieghe del secondo tipo, dividere in tre filoncini e realizzare una bella trecciona. Lasciare a riposo fino a raddoppiare nuovamente il volume (circa 3-4 ore).
Spennellare con l'albume, cospargere di zucchero semolato, cuocere in forno caldo a 170°C per circa 45 minuti, sorvegliando la cottura e verificandola con uno stecchino. Eventualmente coprire con un foglio di alluminio, per evitare che scurisca troppo.
Si conserva per diversi giorni bello soffice, se ben sigillato.
che bella! sembra una nuvola...ne mangerei volentieri una bella fetta! ;)
RispondiEliminaSplendido, non c'è che dire!
RispondiEliminaChapeau!!!!!!!
grazie, ma il merito non è mio! è la ricetta ad essere ben proporzionata! Un dettaglio molto importante è il rispetto dei tempi! è fondamentale essere pronti ad infornare quando l'impasto è lievitato, altrimenti continua il processo e il lievito si mangia tutto lo zucchero. e alla fine il panbrioche è insipido...
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