Il pan dei morti è un dolce tipico del milanese, molto antico, preparato per rendere omaggio alle persone care scomparse e diffuso ormai in tutto il Nord d'Italia. Inutile dire che io lo adoro, come quasi tutti i dolci speziati che prevedono utilizzo di cannella, cacao e amaretti. Ho sempre creduto fosse estremamente complicato realizzare il pan dei morti...invece, è molto più semplice di quanto mi aspettassi! il risultato è molto buono, sono molto contenta (soprattutto perchè me li mangerò quasi tutti io)...
Ingredienti:
125 g di farina 00
150 g di zucchero
3 albumi
50 g di amaretti
200 g di biscotti secchi o frollini
25 g di cacao amareo in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
una spolverata di noce moscata
60 g di mandorle e pinoli (30g+30g o secondo la vostra disponibilità)
120 g di uvetta ammollata in acqua tiepida o liquore
5 g di lievito chimico per dolci
50 ml di Amaretto di Saronno (ovviamente io ho scelto questo liquore, ma seguite il vostro gusto. La ricetta originale prevede l'utilizzo del vin santo)
Preparazione:
Tritare nel mixer i biscotti secchi, gli amaretti e le mandorle e i pinoli (la frutta secca), fino a ridurli in polvere. Mettere in ammollo l'uvetta, in acqua tiepida e un cucchiaio di liquore (Amaretto di Saronno). Nel frattempo, versare gli ingredienti tritati in una capiente ciotola e incorporare il cacao, la cannella, la noce moscata, la farina, il lievito e lo zucchero. Unire l'uvetta strizzata e, per ultimi, gli ingredienti liquidi: albumi e liquore, da aggiungere poco per volta, amalgamando ben bene. Mescolare tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto sodo e compatto. Lavorarlo in un panetto dalla sezione ovale e ricavare, con un coltello o una spatola, delle fette dello spessore di circa 1,5 cm. Disporre le fette su una placca da forno rivestita di carta forno, lavorare con le mani fino ad ottenere la forma desiderata (come le Offelle, all'incirca, ma più grosse) e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti. Una volta raffreddati, cospargere con zucchero a velo. Si conservano per più giorni, in una scatola di latta e sono più buoni se gustati dopo un giorno di riposo.
li ho mangiati ieri e mi stavo chiedendo se ci fosse un modo per farli in casa. la tua ricetta capita a fagiolo!
RispondiEliminabuona giornata :)
Anna
che buoni, che buoniiiii...in questi giorni sto vedendo tante versioni di questi dolci strabuoni, voglio proprio provare a farli!
RispondiEliminaper anna: provali, sono semplici e squisiti!;)
RispondiEliminaper simo: prova, sono certa ti verranno perfettamente, sei troppo brava!
Ma qualcosa di meno triste?
RispondiEliminaBaba
ogni regione ed ogni paesino ha il suo dolce per il periodo di Ognissanti... in Toscana è abitudine preparare il Pan coi Santi... ne ho anche parlato in un post del mio blog (e c'è anche la ricetta...)
RispondiEliminahttp://bussolavita.blogspot.com/2011/10/halloween-ognissanti-e-tanto-pan-coi.html
per baba: la tristezza è l'ultima cosa che mi viene in mente quando penso a questi dolcetti...sarà che li mangio da una vita e li ho sempre visti (esattamente come le chiacchiere e le frittelle) come dei dolci legati ad un periodo dell'anno e ad una festività. Non mi sono mai soffermata ad analizzarne il nome!;)
RispondiEliminaper shanta: adesso volo subito a sbirciare la tua ricetta! grazie per la dritta!
Anch'io pensavo fossero complessi da fare, invece ho letto la tua ricetta e non mi sembrano troppo complicati. Sono proprio contenta, perché è un dolce che piace molto a mio marito, ma che ho sempre comprato. Cat
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